Guardarsi intorno con ls

Ora che sarete muovervi, sarebbe opportuno vedere quello che c'è nelle directory.

Ma prima, assicuriamoci di trovare qualcosa da vedere nelle vostra directory di login.

Potete iniziare creando un file vuoto. Per fare questo, potete utilizzare una utility chiamata touch dal prompt di shell. Provate digitando:

touch foo.bar
	  

Ora, nella vostra directory di login, avete un file vuoto chiamato foo.bar.

Creiamo una nuova directory, usando il comando mkdir.

Al prompt, digitate:

mkdir tigger
	  

Ora, avete creato la directory chiamata tigger nella vostra directory di login. Dalla root, il percorso assoluto alla vostra nuova directory sarà /home/yourlogin/tigger, e la vostra directory tigger. (Potete ottenere maggiori informazioni sulla creazione e la cancellazione di un file nel Capitolo 16.)

Ora siete pronti.

Nel mondo DOS, il comando dir mostra il contenuto di una directory.

Lo stesso vale per Linux -- con alcune eccezioni.

In Linux, dir non mostra completamente il contenuto delle directory, e non ha le potenzialità e la flessibilità del comando -- ls.

Nella vostra directory di login, per esempio, digitate:

dir
	  

Ora nella stessa finestra di Xterm digitate:

ls
	  

Verranno visualizzate le stesse informazioni (vedasi Figura 15-5). Vedrete, il nuovo file, foo.bar e la nuova directory, tigger.

Figura 15-5. dir e ls si assomigliano

Ma le similitudini finiscono qui. dir non mostra tutto il contenuto della vostra directory. Anche con il comando ls, non sono stati visualizzati tutti i file della vostra directory. Per vedere tutto il contenuto della vostra directory dovete aggiungere alcune opzioni.

Per esempio, nella stessa finestra che avete usato per digitare i comandi dir e ls, digitate:

ls -a
	  

Guardate la differenza, aggiungendo l'opzione -a, richiedete una lista di tutti i file nella directory (vedasi Figura 15-6).

Infatti, ci sono molte opzioni disponibili con il comando ls.

SuggerimentoLeggete la pagina manuale ls
 

Se volete vedere tutte le opzioni del comando ls, potete leggere la pagina manuale digitando man ls al prompt di shell. Se volete stampare la pagina manuale, digitate man ls | col -b | lpr al prompt.

Perchè così tante opzioni? Perchè vi possono aiutare a visualizzare le informazioni a seconda delle vostre necessità. Per esempio, potete specificare come visualizzare i file, vedere i loro permessi, etc.

Figura 15-6. ls con l'opzione -a

Digitando ls -a, avete probabilmente notato che alcuni file iniziano con un punto. Questi sono chiamati file nascosti o, dot file.

Molti file di configurazione sono file nascosti, che vengono impiegati per i programmi, i window manager, le shell ed altro. Questi file sono "nascosti" per prevenire ogni errore accidentale da parte dell'utente. Inoltre, se state cercando qualche file in una directory, la maggior parte delle volte non state cercando questi file di configurazione. Tenerli nascosti vi aiuterà ad evitare di avere confusioni sullo schermo.

Ogni volta che il nome di un file inizia con un punto (.), si tratta di un file nascosto, e ls non lo visualizzerà.

La visualizzazione di tutti i file può darvi molti dettagli, ma è possibile visualizzarne altri, semplicemente aggiungendo altre opzioni.

Se vogliamo vedere la dimensione di un file o di una directory, quando è stata creata ecc., possiamo aggiungere l'opzione "lunga" (-l ) al nostro comando ls -a.

Proviamo. Digitate:

ls -al
	  

Sono stati visualizzati ulteriori dettagli. Potete vedere la data di creazione del file, la dimensione, la proprietà, i permessi ed altro.

Non dovete trovarvi necessariamente nella directory dove si trovano i file per visualizzarli.

Vediamo il contenuto dela directory /etc digitando:

ls -al /etc
	  

Qui riceverete molte informazioni sui contenuti della directory /etc.

Se volete utilizzare i colori nella vostra lista, basta aggiungere l'opzione --color.

ls -al --color /etc
	  

Poter visualizzare i colori con l'opzione --color è utile per poter identificare facilmente i tipi di file. Per esempio, le directory saranno visualizzate in blu, i file-programma in verde, ecc.

Se volete questa impostazione, ecco come poter visualizzare i colori tutte le volte che chiedete la lista dei vostri file. In sintesi, aggiungeremo una linea al file .bashrc nella vostra directory di login.

Il file .bashrc è usato dalla vostra shell quando entrate nel sistema (per esempio il file .bashrc viene mostrato in Figura 15-7).

Figura 15-7. Il file .bashrc

Ricordatevi che ogni cambiamento fatto da un file di configurazione può causare diversi problemi se viene commesso qualche errore nella sintassi e non avete una copia di backup del file.

Per fare una copia di backup, assicuratevi di essere nella directory di login, e in una finestra di Xterm digitate:

cd
	  

per andare nella vostra directory di login. Poi copiate il file .bashrc, nella stessa directory, ma con un nome simile a .bashrc2.

cp .bashrc .bashrc2
	  

quando digitate questo comando, dite al sistema "fai una copia del file .bashrc e rinominalo con il nome .bashrc2."

.bashrc non modificato nella vostra directory di login. Se fate un errore, potete ricopiare il vostro file .bashrc digitando:

cp .bashrc2 .bashrc
	  

al prompt della shell.

Se dovete digitare questo comando, dite al sistema, "fai una copia del file .bashrc2 e rinominalo .bashrc." Il comando copia sovrascriverà il file originale .bashrc -- e verrà rimessa la copia del file originale (non modificato) .bashrc con il nome di .bashrc2.

Ora che siamo pronti, apriremo il file .bashrc con Pico, un editor di testo semplificato. (Un editor di testo è una utility che permette di creare, modificare e salvare un file.) Da una finestra di Xterm, digitate:

pico .bashrc
	  

Vedrete qualcosa simile a questo:

# .bashrc

# User specific aliases and functions

# Source global definitions
if [ -f /etc/bashrc ]; then
       . /etc/bashrc

fi
	  

È un file piuttosto corto. I simboli (#) sono commenti. Ogni parte di testo dopo questi commenti viene ignorata dalla shell, ma sono molto utili per aiutare chiunque stia editando o modificando un file.

Portate il vostro cursore sulla linea #User specific aliases and functions e digitate:

alias ls="ls -al --color"
	  

Questo dovrebbe essere il risultato:

# .bashrc

# User specific aliases and functions

alias ls="ls -al --color"

# Source global definitions
if [ -f /etc/bashrc ]; then
       . /etc/bashrc

fi
	  

Guardate la Figura 15-8 come esempio di Pico.

Figura 15-8. Aggiungere un alias al comando ls nel file .bashrc

Controllate con attenzione quello che avete digitato e se siete soddisfatti dei cambiamenti, uscite premendo i tasti Ctrl e X . Vedrete, alla base della schermata del vostro editor, un messaggio simile:

Save modified buffer (ANSWERING "No" WILL DESTROY CHANGES)?
	  

Premete Y per "confermare". Ora, un altro messaggio apparirà in basso:

File Name to write: .bashrc
	  

Premendo Enter salverete i cambiamenti nel file .bashrc.

Non vedrete nessun cambiamento fin tanto che non chiuderete la vostra finestra Xterm e ne aprirete una nuova. Una volta fatto questo, potrete vedere le vostre modifiche.

Ecco qui una breve lista di opzioni comuni del comando ls. Ricordatevi, che potete vedere la lista completa delle opzioni nella pagina manuale ls (man ls ).

Più avanti in questo capitolo, quando parleremo delle pipe e dell'indirizzamento I/O, scoprirete che ci sono altri modi per vedere il contenuto di una directory.

SuggerimentoRiassunto
 

Per vedere il contenuto di una directory, digitate ls al prompt della shell; digitando ls -a apparirà il contenuto della directory corrente; digitando ls -a --color verranno visualizzati i file e le directory con un colore diverso.